Il sistema linfatico consiste in una rete di vasi e strutture dette linfonodi, distribuiti in tutto il corpo.
Il compito principale dei vasi linfatici è quello di assorbire i fluidi in eccesso e riversarli nel torrente circolatorio (venoso di ritorno) previa depurazione nelle stazioni linfonodali, dove i microrganismi
vengono intrappolati e distrutti dai linfociti (Globuli Bianchi specializzati).
Quali sono le 3 principali funzioni del Sistema Linfatico?
1. Difesa dalle infezioni
2. Drenaggio dei fluidi in eccesso
3. Assorbimento dei lipidi (grassi)
Quando qualcosa nel sistema linfatico si inceppa, si può andare incontro ad una condizione definita LINFEDEMA.
Esistono due tipi di Linfedema: Primario e Secondario.
Nel caso del Linfedema Primario vi è una condizione ereditaria e genetica dove i vasi linfatici risultano strutturalmente incompleti e ciò porta ad una insufficienza di drenaggio della linfa.
Il Linfedema Secondario invece è causato dal cancro e dalle terapie ad esso correlate (chirurgia, radioterapia, chemioterapia).
Altre cause possono essere lesioni dei tessuti dovuti a traumi o ustioni.
I fattori di rischio che possono portare allo sviluppo di questa condizione o patologia sono: cancro, chirurgia dei linfonodi, radioterapia e chemioterapia, sieroma, obesità, ferite infette, trauma ad una parte corporea a rischio.
La patologia può differenziarsi per progressione in 4 stadi:
– Stadio zero (latente): Edema non particolarmente evidente e la linfa prima di accumularsi può impiegare
mesi o diversi anni.
– Stadio Uno (reversibile): l’accumulo dei fluidi può essere risolto semplicemente elevando l’arto. Non c’è indurimento degli strati sottocutanei.
– Stadio Due (irreversibile): l’edema difficilmente è risolvibile con l’elevazione dell’arto e la consistenza
del tessuto sottocutaneo risulta essere più dura per l’accumulo di sostanze nel fluido.
– Stadio Tre (Elefantiasi linfostatica): accumulo importante di sostenze nel fluido. Gonfiore ed edema gravi, tessuto sottocutaneo fibrotico (duro), alterazione della cute, pieghe e depositi di grasso.
La terapia Decongestiva come arma per la risoluzione del Linfedema!
Drenaggio Linfatico Manuale (D.L.M. – Metodo Vòdder): il Fisioterapista utilizza questa metodica specifica, utilizzando una serie di sequenze precise ed ordinate, per “spingere” la linfa e l’edema verso le
stazioni linfonodali e poi essere “scaricati” a livello renale e venire eliminati attraverso la minzione.
Si tratta di una tecnica di massaggio molto leggera ed indolore.
Nei casi più gravi, nel post mastectomia ad esempio, ci si può avvalere dell’aiuto di bendaggi compressivi dopo la seduta di DLM, affinché il beneficio venga mantenuto fino alla seduta successiva.
Inoltre va prestata particolare attenzione alla cura della cute e delle lesioni in modo tale da evitare infezioni.
Infine, il mantenimento di un’attività vasomotoria e linfatica adeguate potrà essere possibile attraverso l’Esercizio Fisico costante, adeguato e calibrato su misura per ogni singolo paziente.
Dottor Cristiano Cachero
Responsabile Area di Fisioterapia del Poliambulatorio Limena Medica.
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