Il concetto di dolore cronico è molto vasto e solo di recente è stato approfondito dalla letteratura scientifica.
Il dolore è un’esperienza sensoriale tale per cui durante la nostra valutazione sarà necessario considerare il background del paziente ed analizzarlo da un punto di vista biopsicosociale.
Dolore acuto (< di 3 mesi) = Dolore nocicettivo
Dopo un evento traumatico in una qualsiasi sede corporea (caviglia, ginocchio, gomito, ecc..) si scatena una reazione infiammatoria a causa dei recettori del dolore chiamati anche nocicettori che inviano “segnali dolorosi” al sistema nervoso centrale, incluso il cervello, dove il dolore si registra come esperienza cosciente.
Dolore cronico (> di 3 mesi) = Dolore da sensibilizzazione centrale
Si parla di dolore cronico quando, anche una volta scomparso il danno fisico in periferia, il soggetto percepisce ancora il dolore e la sua sintomatologia. Questo perché è avvenuta una sensibilizzazione del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). E’ l’esempio classico della lombalgia di origine aspecifica non correlabile a nessuna disfunzione o “problema” evidenziabile con lo screening di imaging (radiografie, risonanza magnetica, ecografia, ecc)
Il dolore cronico colpisce il 30% della popolazione occidentale, soprattutto quella femminile di età superiore ai 40 anni ed è un problema ad alto impatto sociale poiché causa continue assenze dal luogo di lavoro. Alcuni studi evidenziano poi come questo, nel lungo termine, porti anche a sindromi depressive.
II dolore cronico nel paziente si riscontra spesso nelle seguenti patologie:
⭕ dolore lombare cronico
⭕ fibromialgia
⭕ artrosi
⭕ artrite reumatoide
⭕ pelvispondilite anchilosante
⭕ emicrania
Per quanto riguarda alcune di queste patologie, quali l’artrosi e l’artrite reumatoide, vi è una causa scatenante alla quale poter correlare la sintomatologia, mentre nelle altre il dolore è di origine idiopatica e aspecifica.
COME PUO’ INTERVENIRE IL FISITERAPISTA?
Il tutto inizia sempre con la valutazione del paziente durante la quale il terapista dovrà cogliere la multidimensionalità del dolore.
Il fisioterapista durante l’anamnesi guiderà il paziente con delle
domande specifiche e lo sottoporrà a delle scale di valutazione per indagare le seguenti macroaree che compongono l’esperienza del dolore:
⭕ area cognitiva (percezione del dolore, tendenza a catastrofizzare)
⭕area emotiva (ansia, paura del movimento, depressione, rabbia, stress)
⭕area comportamentale (attitudine del paziente al dolore)
⭕fattori sociali
⭕motivazione
Il fisioterapista, poi, procederà come normalmente con l’esplorazione fisica del paziente, l’esecuzione di test per la mobilità articolare e la forza muscolare.
Molti studi mostrano come la terapia manuale abbinata all’esercizio fisico sia l’accoppiata vincente per quei pazienti che soffrono di dolore cronico.
La terapia manuale andrà ad aumentare il range di movimento articolare della zona interessata e andrà a spegnere il circuito doloroso riferito, mentre l’esercizio agirà sulla mobilità, sulla forza e sulla resistenza.
Si è visto che l’ approccio terapeutico che si fonda sull’esercizio è quello che ottiene maggiori risultati sia per quanto riguarda il dolore che la funzionalità con un incremento maggiore della qualità di vita.
COME AGISCE L’ESERCIZIO FISICO?
L’esercizio fisico svolto con costanza normalizza la risposta analgesica e aumenta la produzione di oppiodi endogeni, come la serotonina, nel sistema di inibizione centrale del cervello e riduce cosi la sensazione dolorosa. Inoltre, anche se di bassa intensità e breve durata, è efficace per ridurre il dolore cronico in quanto riduce le citochine pro-infiammatorie e aumenta quelle anti-infiammatorie (proteine cellulari che comunicano con le cellule riguardo all’infiammazione).
Questi sono solo alcuni degli effetti diretti sul sistema nervoso centrale; da sottolineare inoltre gli effetti indiretti che questo provoca come la sensazione di benessere provocata dall’esercizio al termine della sua esecuzione.
SU CHE ASPETTI LAVORARE?
L’idea di base è quella di educare il paziente che il sintomo doloroso non è un segnale di vero dolore; sarà dunque necessario esporre gradualmente i pazienti a quei movimenti che loro reputano come dolorosi in un setting controllato e supervisionato in modo tale da modificare la memoria del dolore per arrivare a ridurre poi la percezione del dolore. In questo modo costruiamo una nuova memoria dove il paziente si sente al “sicuro” quando si muove.
Per ogni patologia specifica a cui si associa il dolore cronico ci sono dei denominatori comuni su cui lavorare e questi sono: aumento della mobilità, aumento della forza, aumento della resistenza allo sforzo.
Oltre a questi aspetti generali dell’esercizio, il fisioterapista si focalizzerà su:
⭕ core stability
⭕coordinazione
⭕equilibrio
Il programma terapeutico dovrà essere ad hoc per il paziente, andranno definiti intensità, durata, frequenza dell’Esercizio Fisico Adattato (EFA) con un progressivo aumento della difficoltà, dei carichi e perciò sarà necessario impostare dei follow-up per verificare l’andamento e la progressione del trattamento.
Poiché il paziente con dolore cronico è un paziente che tende a demoralizzarsi spesso è bene che venga seguito uno a uno e non in gruppo per essere motivato nella maniera corretta. Gli studi dimostrano come ci siano maggiori risultati per quei pazienti a cui vengono date delle consegne scritte oltre che verbali; risultati ancora maggiori per quelli a cui vengono date delle schede in cui possono vedere gli esercizi disegnati e focalizzarli attraverso delle immagini.
Oltre all’esercizio fisico adattato che il paziente può svolgere esclusivamente con un professionista sanitario, si consiglia anche dell’attività fisica come per esempio la camminata sostenuta (45-60’, 70% intensità, 2vv/settimana) per pazienti fibromialgici, Acquagym per pazienti con artrosi alle ginocchia ed alle anche, Yoga e Pilates per pazienti con dolore lombare. E’ fondamentale però, come sempre, coinvolgere nella scelta anche il paziente in modo che sia più compliante.
Dottoressa Erica Canton, Fisioterapista del Poliambulatorio Limena Medica
Hai domande ?
Contattaci.
📌 Limena Medica via del Santo 133/D
35010 Limena (Padova)
🌐 www.limenamedica.it
☎️ 049 8842987